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Ti ringrazio vivamente per la parte dedicata a mio padre e mi
permetto di dirti che mio padre
era di Lanciano e fiero di essere lancianese pur amando Ortona dove
ha sempre abitato e lavorato. Ti ringrazio ancora una volta per il bellissimo sito
Cordiali saluti Antonio Domenico Trivilino (lu fij di mastr Pietre)
Pietro Trivilino: un artista di paese
che fa onore al Paese (Sergio Zavoli)
Il maestro del ferro bruciato oggi lavora ad uno dei suoi Cristi.
Casalingo Vulcano tutto nero e cespuglioso di baffi e bassette,
torreggia indifferente tra le miriadi di schizzi incandescenti che
la fiamma ossidrica, fuoco artificiale in miniatura, gli suscita
intorno: e ininterrottamente lavora ed ininterrottamente parla con
la sua voce gioviale e grassa e con l'ammiccare luccicante degli
occhi che cominciano a farsi rossi ed a lacrimare.
...Adesso č il momento in cui, connessi i vari pezzi, il lavoro di
scavo e di modellazione č affidato alla fiamma che si scatena.
Con la furia sibilante e irritata del suo soffio sovvertitore, essa
lambe le superfici, le violenta, le scompagina, le lacera,
bruttandole ed essiccandole.
Sotto la sua violenza il ferro lacrima e sanguina, si raggruma, come
un siero che si rapprende.
Impietosa, la fiamma fruga ancora tra le ferite slaborate e riarse,
raggiunge la carne viva del ferro, ne strazia le fibre, le
sconnette, le lascia, verrucose e dolenti, aperte fra le pustole e
bolle scoppiate e subito calcinante.
Da “lo scultore el lavoro” di Alessandro Dommarco
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